la voce nella valle

CARITE, CARITIN, CARITON " Lu pan de la cierità"

Collana " perchè non tutto vada perduto" Libro + MC Ed. Camerata Corale La Grangia - Torino

Il culto della tradizione del "pane benedetto" rivissuto dai protagonisti " del forno" . Ricordo, in alcuni casi ancora vivente, di ritualità popolar-religiose legate al pane benedetto in particolari festività dell'anno. Pane " santo" destinato sia alla comunità degli umani che agli animali domestici. In alcune valli del Piemonte - regione interessante la nostra attività di ricerca - la forma del pane benedetto assume una tipicità piena di attributi religiosi: sulla crosta appaiono infatti " gocce" che vogliono ricordare il sangue di Cristo sulla Croce mescolate a simboli apotropaici di una cultura pre-cristiana; La stessa confezione segue in molti casi, ritualità prestabilite: pane azzimo, forma a croce, a spicchi triangolari, a corona tonda di Rosario. A tondo dentellato con dodici " denti" simbolo dei mesi dell'anno. Un gallo che sta a ricordare quello che cantò tre volte a " danno" di S. Pietro... Questi pani, in alcuni casi portati dal Municipio alla chiesa, con infisso un piccolo pino addobbato di colorati nastri - che le balie d'un tempo, fin dal primo ottocento, usavano per distinguere i bimbi da loro allattati e recanti i nomi di quegli infanti e le relative date di allattamento - portati in capo da due " spose dell'anno" ( e al ritorno dai relativi sposi) e dalla chiesa al Municipio dopo la benedizione. Pane poi offerto a tutto il paese creando così un concetto di "pari opportunit&aquot , in quel giorno, fra ricchi e poveri. Nel libretto sono raccolte testimonianze sia dei fornai " artisti" di generazione in generazione, sia dei promotori della festa ( e quindi procacciatori delle offerte per l'acquisto delle materie prime!) di volta in volta eletti, annualmente, dalla Comunità per mantenere viva la tradizione.